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Partnership Strategica: Studio Amica e Corvers Uniscono le Forze per Accelerare l'Innovation...
L'integrazione tra la piattaforma digitale TUTTOGARE PA e l'expertise legale strategica di Corvers offre agli enti pubblici europei un ecosistema completo per la gestione degli Appalti Pre-Commerciali (PCP) e la creazione di valore pubblico. Studio Amica, società specializzata dal 1999 nello sviluppo di software e servizi di consulenza nel campo ICT per la Pubblica Amministrazione (PA), e Corvers Commercial & Legal Affairs, società di consulenza legale leader, specializzata in diritto europeo degli appalti pubblici, IPR, e innovazione, hanno formalizzato una partnership strategica. Questa collaborazione è destinata a trasformare il settore del public procurement in tutta Europa, fornendo agli enti pubblici gli strumenti necessari per sfruttare appieno gli Appalti di Innovazione. [[CASESTUDY]] La Sinergia: Tecnologia e Strategia Leg...
L'integrazione tra la piattaforma digitale TUTTOGARE PA e l'expertise legale strategica di Corvers offre agli enti pubblici europei un ecosistema completo per la gestione degli Appalti Pre-Commerciali (PCP) e la creazione di valore pubblico. Studio Amica, società specializzata dal 1999 nello sviluppo di software e servizi di consulenza nel campo ICT per la Pubblica Amministrazione (PA), e Corvers Commercial & Legal Affairs, società di consulenza legale leader, specializzata in diritto europeo degli appalti pubblici, IPR, e innovazione, hanno formalizzato una partnership strategica. Questa collaborazione è destinata a trasformare il settore del public procurement in tutta Europa, fornendo agli enti pubblici gli strumenti necessari per sfruttare appieno gli Appalti di Innovazione. [[CASESTUDY]] La Sinergia: Tecnologia e Strategia Leg...
FOCUS: “Costi della manodopera e subappalto: il TAR Veneto chiarisce l’ambito...
La vicenda Con la sentenza n. 1536 del 9 settembre 2025 il TAR Veneto ha respinto il ricorso proposto dall’impresa seconda classificata contro l’aggiudicazione di una gara pubblica, fondata sulla presunta violazione dell’obbligo di indicare i costi della manodopera dei subappaltatori. La ricorrente sosteneva infatti che l’aggiudicataria, pur avendo dichiarato di non ribassare i costi della manodopera, avrebbe in realtà applicato il ribasso offerto anche alle prestazioni subappaltate, così incidendo sui relativi costi. La questione investiva un nodo interpretativo di rilievo: l’obbligo di indicare in offerta i costi della manodopera si estende anche a quelli dei subappaltatori o riguarda esclusivamente i costi sostenuti dall’appaltatore? [[CASESTUDY]] La decisione del TAR Il Collegio ha ritenuto infondate le censure, precisando alcun...
La vicenda Con la sentenza n. 1536 del 9 settembre 2025 il TAR Veneto ha respinto il ricorso proposto dall’impresa seconda classificata contro l’aggiudicazione di una gara pubblica, fondata sulla presunta violazione dell’obbligo di indicare i costi della manodopera dei subappaltatori. La ricorrente sosteneva infatti che l’aggiudicataria, pur avendo dichiarato di non ribassare i costi della manodopera, avrebbe in realtà applicato il ribasso offerto anche alle prestazioni subappaltate, così incidendo sui relativi costi. La questione investiva un nodo interpretativo di rilievo: l’obbligo di indicare in offerta i costi della manodopera si estende anche a quelli dei subappaltatori o riguarda esclusivamente i costi sostenuti dall’appaltatore? [[CASESTUDY]] La decisione del TAR Il Collegio ha ritenuto infondate le censure, precisando alcun...
Aggiornato il Bando Tipo n.1 per l’affidamento di servizi e forniture
Aggiornato il Bando Tipo n.1 per l’affidamento di servizi e forniture La necessità di revisionarlo era sorta a seguito delle modifiche apportate al Codice dei contratti pubblici dal decreto legislativo n. 209 del 31 dicembre 2024 Anac ha provveduto all’aggiornamento del “Bando tipo n. 1/2023 - Schema di disciplinare - Procedura aperta per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra le soglie europee, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo”, a seguito delle modifiche apportate al Codice dei contratti pubblici dal decreto legislativo n. 209 del 31 dicembre 2024. [[CASESTUDY]] Con l’occasione l’Autorità è anche intervenuta su parti del bando che non sono state toccate dal Correttivo, per apportare modifiche utili a risolvere problemi inte...
Aggiornato il Bando Tipo n.1 per l’affidamento di servizi e forniture La necessità di revisionarlo era sorta a seguito delle modifiche apportate al Codice dei contratti pubblici dal decreto legislativo n. 209 del 31 dicembre 2024 Anac ha provveduto all’aggiornamento del “Bando tipo n. 1/2023 - Schema di disciplinare - Procedura aperta per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra le soglie europee, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo”, a seguito delle modifiche apportate al Codice dei contratti pubblici dal decreto legislativo n. 209 del 31 dicembre 2024. [[CASESTUDY]] Con l’occasione l’Autorità è anche intervenuta su parti del bando che non sono state toccate dal Correttivo, per apportare modifiche utili a risolvere problemi inte...
Interesse pubblico sostanziale e principio di risultato
L’interesse pubblico sostanziale, riletto alla luce del principio di risultato, prevale anche sulla presentazione (in buona fede) di polizza provvisoria contraffatta. L’aggiudicataria aveva presentato polizza provvisoria contraffatta. La stazione appaltante aveva escluso l’impresa sostenendo che “l’utilizzazione di documentazione contraffatta, ai fini della partecipazione alla procedura di gara, appare da imputarsi all’operatore economico in termini di colpa per omissione delle rituali verifiche e dei controlli richiesti dall’ordinaria diligenza ed esigibili da un’impresa in sede precontrattuale”, sottolineando la “colpa dell’operatore economico, consistente nel non aver eseguito le verifiche previste dall’art. 10 del disciplinare di gara …”. Dopo essersi espresso sui vari motivi di ricorso, il Tar stabilisce che l’esclusione dalla gara in seguito all’annu...
L’interesse pubblico sostanziale, riletto alla luce del principio di risultato, prevale anche sulla presentazione (in buona fede) di polizza provvisoria contraffatta. L’aggiudicataria aveva presentato polizza provvisoria contraffatta. La stazione appaltante aveva escluso l’impresa sostenendo che “l’utilizzazione di documentazione contraffatta, ai fini della partecipazione alla procedura di gara, appare da imputarsi all’operatore economico in termini di colpa per omissione delle rituali verifiche e dei controlli richiesti dall’ordinaria diligenza ed esigibili da un’impresa in sede precontrattuale”, sottolineando la “colpa dell’operatore economico, consistente nel non aver eseguito le verifiche previste dall’art. 10 del disciplinare di gara …”. Dopo essersi espresso sui vari motivi di ricorso, il Tar stabilisce che l’esclusione dalla gara in seguito all’annu...
FOCUS: “Accesso civico generalizzato e tutela dei segreti tecnici: il Consiglio...
Con la sentenza n. 7201 del 4 settembre 2025, la Sezione V del Consiglio di Stato ha fornito importanti chiarimenti sull’accesso civico generalizzato agli atti di gara e, in particolare, sull’ostensione delle offerte tecniche contenenti segreti tecnici o commerciali. I fatti di causa L’appellante aveva presentato istanza di accesso civico generalizzato ai sensi dell’art. 5, comma 2, del d.lgs. n. 33/2013, chiedendo il contratto di appalto per la gestione di un centro di permanenza per il rimpatrio, i relativi allegati e l’offerta tecnica dell’aggiudicataria. La società controinteressata si era opposta all’ostensione dell’offerta tecnica, motivando che: il documento conteneva dati e informazioni tecniche e commerciali riservati, frutto del proprio know-how e dell’esperienza nella gestione di strutture analoghe; la richies...
Con la sentenza n. 7201 del 4 settembre 2025, la Sezione V del Consiglio di Stato ha fornito importanti chiarimenti sull’accesso civico generalizzato agli atti di gara e, in particolare, sull’ostensione delle offerte tecniche contenenti segreti tecnici o commerciali. I fatti di causa L’appellante aveva presentato istanza di accesso civico generalizzato ai sensi dell’art. 5, comma 2, del d.lgs. n. 33/2013, chiedendo il contratto di appalto per la gestione di un centro di permanenza per il rimpatrio, i relativi allegati e l’offerta tecnica dell’aggiudicataria. La società controinteressata si era opposta all’ostensione dell’offerta tecnica, motivando che: il documento conteneva dati e informazioni tecniche e commerciali riservati, frutto del proprio know-how e dell’esperienza nella gestione di strutture analoghe; la richies...
La clausola che impone l’iscrizione nella white list è da considerare nulla e,...
La clausola che impone l’iscrizione nella white list è da considerare nulla per violazione dell’art. 10, co. 2, del D. Lgs. 36/2023 – e, quindi, disapplicabile – poiché l’attività oggetto dell’appalto non rientra tra quelle previste dall’art. 1, co. 53, del D. Lgs. 190/2012. Questo quanto stabilito da Tar Sicilia, Palermo, Sez. IV, 26/09/2025, n. 2088: Al netto delle differenze fattuali tra la vicenda in esame e quella tratta dall’Adunanza Plenaria, rilevato che la ricorrente ha impugnato nel rispetto del ristretto termine di decadenza la propria esclusione dalla procedura, è possibile per il Collegio vagliare la denunciata nullità della clausola di esclusione prevista dalla lettera di invito. La dedotta nullità, invero, sussiste. [[CASESTUDY]] E’ stato infatti affermato da condivisibile giurisprudenza che “Le clausole violative del principio di tassatività de...
La clausola che impone l’iscrizione nella white list è da considerare nulla per violazione dell’art. 10, co. 2, del D. Lgs. 36/2023 – e, quindi, disapplicabile – poiché l’attività oggetto dell’appalto non rientra tra quelle previste dall’art. 1, co. 53, del D. Lgs. 190/2012. Questo quanto stabilito da Tar Sicilia, Palermo, Sez. IV, 26/09/2025, n. 2088: Al netto delle differenze fattuali tra la vicenda in esame e quella tratta dall’Adunanza Plenaria, rilevato che la ricorrente ha impugnato nel rispetto del ristretto termine di decadenza la propria esclusione dalla procedura, è possibile per il Collegio vagliare la denunciata nullità della clausola di esclusione prevista dalla lettera di invito. La dedotta nullità, invero, sussiste. [[CASESTUDY]] E’ stato infatti affermato da condivisibile giurisprudenza che “Le clausole violative del principio di tassatività de...
FOCUS: “La lex specialis come criterio dirimente nella distinzione tra requisiti...
La vicenda processuale Con la sentenza n. 7090 del 20 agosto 2025, la Quinta Sezione del Consiglio di Stato si pronuncia sulla delicata questione della distinzione tra requisiti di partecipazione e requisiti di esecuzione dell’appalto, riaffermando che tale riparto compete primariamente al bando di gara. La controversia trae origine dall’esclusione di un operatore economico da una procedura aperta indetta dalla Prefettura e dall’Agenzia del demanio per l’affidamento di un servizio, motivata dalla mancanza di un requisito tecnico-professionale: la disponibilità di un’area da adibire a depositeria. Il TAR, adito in primo grado, aveva accolto il ricorso dell’operatore, ritenendo irragionevole interpretare la clausola del disciplinare come riferita a un requisito di partecipazione e sostenendo che il possesso dell’area potesse configurarsi ...
La vicenda processuale Con la sentenza n. 7090 del 20 agosto 2025, la Quinta Sezione del Consiglio di Stato si pronuncia sulla delicata questione della distinzione tra requisiti di partecipazione e requisiti di esecuzione dell’appalto, riaffermando che tale riparto compete primariamente al bando di gara. La controversia trae origine dall’esclusione di un operatore economico da una procedura aperta indetta dalla Prefettura e dall’Agenzia del demanio per l’affidamento di un servizio, motivata dalla mancanza di un requisito tecnico-professionale: la disponibilità di un’area da adibire a depositeria. Il TAR, adito in primo grado, aveva accolto il ricorso dell’operatore, ritenendo irragionevole interpretare la clausola del disciplinare come riferita a un requisito di partecipazione e sostenendo che il possesso dell’area potesse configurarsi ...
Modifica significativa della documentazione di gara ai sensi dell’art. 92, comma...
Nell’accogliere il ricorso il Tar Calabria ricorda come, nel caso di modifica significativa della documentazione di gara ai sensi dell’art. 92, comma 2, lett. b) d.lgs. n. 36/2023 (nel caso di specie si è avuta una integrale sostituzione nella indicazione dei luoghi la cui offerta di pulizia quotidiana comporta l’assegnazione di un maggiore punteggio), è necessario prorogare i termini di presentazione delle offerte. Questo quanto stabilito da Tar Calabria, Catanzaro, Sez. II, 25/09/2025, n. 1501: [[CASESTUDY]] Ritenuto che: – con il primo motivo di ricorso si censura la violazione dell’art. 92, comma 2, lett. b) del d.lgs. n. 36/2023; – il motivo è fondato e accolto, con assorbimento del secondo motivo di ricorso, alla luce delle seguenti osservazioni; – l’art. 92, comma 2, lett. b) del d.lgs. n. 36/2023 prevede che: “I termini di cui al comma 1”, cioè i termini ...
Nell’accogliere il ricorso il Tar Calabria ricorda come, nel caso di modifica significativa della documentazione di gara ai sensi dell’art. 92, comma 2, lett. b) d.lgs. n. 36/2023 (nel caso di specie si è avuta una integrale sostituzione nella indicazione dei luoghi la cui offerta di pulizia quotidiana comporta l’assegnazione di un maggiore punteggio), è necessario prorogare i termini di presentazione delle offerte. Questo quanto stabilito da Tar Calabria, Catanzaro, Sez. II, 25/09/2025, n. 1501: [[CASESTUDY]] Ritenuto che: – con il primo motivo di ricorso si censura la violazione dell’art. 92, comma 2, lett. b) del d.lgs. n. 36/2023; – il motivo è fondato e accolto, con assorbimento del secondo motivo di ricorso, alla luce delle seguenti osservazioni; – l’art. 92, comma 2, lett. b) del d.lgs. n. 36/2023 prevede che: “I termini di cui al comma 1”, cioè i termini ...
FOCUS: “Il requisito tecnico-professionale nei servizi e forniture può essere...
I fatti di causa La controversia trae origine dall’esclusione di un raggruppamento temporaneo di imprese da una procedura di affidamento di servizi. La stazione appaltante aveva contestato l’omessa dichiarazione, da parte della mandante titolare del 49% della quota di esecuzione, del possesso del requisito di capacità tecnico-professionale richiesto dalla lex specialis. In applicazione dell’art. 68, comma 11, del D.lgs. 36/2023, il seggio di gara aveva ritenuto necessaria la corrispondenza tra quota di esecuzione e quota di qualificazione, disponendo il soccorso istruttorio ai sensi dell’art. 101 del Codice. La mancata produzione di dichiarazioni integrative ritenute idonee aveva poi determinato l’esclusione dell’RTI. [[CASESTUDY]] La lex specialis Il disciplinare di gara conteneva una disciplina differenziata dei requisiti: idoneit&agr...
I fatti di causa La controversia trae origine dall’esclusione di un raggruppamento temporaneo di imprese da una procedura di affidamento di servizi. La stazione appaltante aveva contestato l’omessa dichiarazione, da parte della mandante titolare del 49% della quota di esecuzione, del possesso del requisito di capacità tecnico-professionale richiesto dalla lex specialis. In applicazione dell’art. 68, comma 11, del D.lgs. 36/2023, il seggio di gara aveva ritenuto necessaria la corrispondenza tra quota di esecuzione e quota di qualificazione, disponendo il soccorso istruttorio ai sensi dell’art. 101 del Codice. La mancata produzione di dichiarazioni integrative ritenute idonee aveva poi determinato l’esclusione dell’RTI. [[CASESTUDY]] La lex specialis Il disciplinare di gara conteneva una disciplina differenziata dei requisiti: idoneit&agr...
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Condanna per reato di cui all’art. 356 C.P. (frode nelle pubbliche forniture), non dichiarato in sede di gara. La stazione appaltante esclude l’impresa. Il ricorso avverso l’esclusione viene respinto. Questo quanto stabilito da Tar Basilicata, Sez. I, 24/09/2025, n. 440: Il ricorso è infondato, come già statuito con la suddetta Sentenza TAR Basilicata n.-OMISSIS-. Al riguardo, va, però, precisato che, pur tenendo conto dell’art. 98, comma 3, lett. b), D.Lg.vo n. 36/2023, il quale considera illecito professionale “le informazioni, anche per negligenza, false e fuorvianti, suscettibili di influenzare le decisioni sull’esclusione o l’aggiudicazione”, tale potenziale influenza non si è verificata, perché il Comune di Avigliano ha potuto verificare l’esistenza delle suddette Sentenze del Tri...
Condanna per reato di cui all’art. 356 C.P. (frode nelle pubbliche forniture), non dichiarato in sede di gara. La stazione appaltante esclude l’impresa. Il ricorso avverso l’esclusione viene respinto. Questo quanto stabilito da Tar Basilicata, Sez. I, 24/09/2025, n. 440: Il ricorso è infondato, come già statuito con la suddetta Sentenza TAR Basilicata n.-OMISSIS-. Al riguardo, va, però, precisato che, pur tenendo conto dell’art. 98, comma 3, lett. b), D.Lg.vo n. 36/2023, il quale considera illecito professionale “le informazioni, anche per negligenza, false e fuorvianti, suscettibili di influenzare le decisioni sull’esclusione o l’aggiudicazione”, tale potenziale influenza non si è verificata, perché il Comune di Avigliano ha potuto verificare l’esistenza delle suddette Sentenze del Tri...
FOCUS: “L’obbligo di indicazione dei costi della manodopera e degli oneri della...
Con il Parere n. 318 del 30 luglio 2025, l’ANAC affronta un tema di particolare rilievo e fino ad oggi non espressamente chiarito dalla normativa né dalla giurisprudenza: l’obbligo di indicazione, nell’offerta economica, dei costi della manodopera e degli oneri della sicurezza anche nelle gare da aggiudicare con il criterio del prezzo fisso. La vicenda Il Comune di Acireale aveva indetto una procedura negoziata ex art. 50, comma 1, lett. e), del D.lgs. 36/2023, mediante RDO aperta sul MEPA, per l’affidamento di un servizio sociale finanziato con fondi PNRR. La gara prevedeva l’aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma con prezzo fisso ai sensi dell’art. 108, commi 2 e 5, del Codice. Una cooperativa sociale, iniziale aggiudicataria, veniva esclusa per la mancata indicazione dei costi della manodopera e della sicurezza, omissione invec...
Con il Parere n. 318 del 30 luglio 2025, l’ANAC affronta un tema di particolare rilievo e fino ad oggi non espressamente chiarito dalla normativa né dalla giurisprudenza: l’obbligo di indicazione, nell’offerta economica, dei costi della manodopera e degli oneri della sicurezza anche nelle gare da aggiudicare con il criterio del prezzo fisso. La vicenda Il Comune di Acireale aveva indetto una procedura negoziata ex art. 50, comma 1, lett. e), del D.lgs. 36/2023, mediante RDO aperta sul MEPA, per l’affidamento di un servizio sociale finanziato con fondi PNRR. La gara prevedeva l’aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma con prezzo fisso ai sensi dell’art. 108, commi 2 e 5, del Codice. Una cooperativa sociale, iniziale aggiudicataria, veniva esclusa per la mancata indicazione dei costi della manodopera e della sicurezza, omissione invec...
FOCUS: “CCNL e gare pubbliche: la verifica di equivalenza come passaggio necessario...
Premessa Il tema dell’equivalenza tra contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) trova nuova conferma nella sentenza Cons. Stato, Sez. V, 11 settembre 2025, n. 7281, che ribadisce l’obbligo, in capo alle stazioni appaltanti, di verificare sempre la compatibilità tra il CCNL indicato dalla lex specialis e quello eventualmente diverso applicato dall’operatore economico. La pronuncia si colloca in un quadro normativo arricchito dal d.lgs. 209/2024, che ha inciso in maniera significativa sull’art. 11 del Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023), rafforzando l’impianto di garanzie già esistente. Il caso e la doglianza accolta Con il settimo motivo di appello, l’ATI ricorrente censurava l’omissione della stazione appaltante, la quale, pur in presenza di un CCNL applicato dall’aggiudicataria diverso da quello indicato nella lex specialis, non aveva attivato alcun su...
Premessa Il tema dell’equivalenza tra contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) trova nuova conferma nella sentenza Cons. Stato, Sez. V, 11 settembre 2025, n. 7281, che ribadisce l’obbligo, in capo alle stazioni appaltanti, di verificare sempre la compatibilità tra il CCNL indicato dalla lex specialis e quello eventualmente diverso applicato dall’operatore economico. La pronuncia si colloca in un quadro normativo arricchito dal d.lgs. 209/2024, che ha inciso in maniera significativa sull’art. 11 del Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023), rafforzando l’impianto di garanzie già esistente. Il caso e la doglianza accolta Con il settimo motivo di appello, l’ATI ricorrente censurava l’omissione della stazione appaltante, la quale, pur in presenza di un CCNL applicato dall’aggiudicataria diverso da quello indicato nella lex specialis, non aveva attivato alcun su...